ADDIO AD OTTAVIANO DEL TURCO
Del Turco è stato un uomo che ha vissuto tante vite.
Quella da sindacalista: entra nel ’68 nella federazione dei metalmeccanici, la Fiom, mentre nell’83 diventa il numero due della Cgil prima con Luciano Lama, Antonio Pizzinato e poi Bruno Trentin.
Negli anni ’90 comincia la sua vita da politico. Dopo il terremoto di tangentopoli nel ’93 ricopre l’incarico di segretario del Psi, l’ultimo nella storia del partito.
Nel 1994 viene eletto alla Camera nei Socialisti democratici Italiani (Sdi), guida per quattro anni la Commissione Antimafia.
Nel 2000 come esponente dell’Ulivo ricopre l’incarico di ministro delle Finanze nel secondo Governo Amato.
Nel 2004 viene eletto al Parlamento europeo.
La terza vita è quella da amministratore che concluderà la sua carriera pubblica, si apre nel 2005 con l’elezione a presidente della Regione Abruzzo. Ma si chiude nel luglio del 2008 perché coinvolto in un’inchiesta giudiziaria sulla sanità abruzzese.
Il 27 settembre 2017 la Corte d’Appello di Perugia assolve poi Del Turco dall’accusa di associazione per delinquere perché “il fatto non sussiste“
IL RICORDO DI MAURIZIO LANDINI: Segretario Generale CGIL
“A nome mio e di tutta la nostra organizzazione esprimo profondo cordoglio e vicinanza alla sua famiglia”.
Fu un dirigente di primo piano del nostro sindacato fino a ricoprire l’incarico di segretario generale aggiunto dal 1983 al 1992 in una fase complessa della storia della Cgil e del sindacato confederale, dove si sono confrontate idee e proposte di diversi modelli sindacali e di rapporto tra sindacati e forze politiche.
Dal 1992 l’impegno sindacale di Ottaviano si è concluso, la sua esperienza l’ha messa al servizio di ruoli di responsabilità politica e istituzionale.
La difesa dei diritti delle lavoratrici e dei lavoratori è stata al centro delle sue esperienze sindacali e politiche. Ciao Ottaviano”.