Ci aspettavamo, già a partire da questa legge di Bilancio, un taglio al cuneo contributivo tutto a favore delle lavoratrici e dei lavoratori. Accompagnato da un intervento fiscale per aumentare il loro potere d’acquisto, ripristinando il meccanismo che rivaluta deduzioni e detrazioni fiscali all’inflazione”. Secondo il segretario generale della Cgil, “i fringe benefit a 3 mila euro” su cui punterebbe il governo “rischiano di essere uno specchietto per le allodole”.

Ricordo che la contrattazione aziendale riguarda solo il 20% dei lavoratori.