I ceppi alle mani e alle caviglie e una sorta di guinzaglio in vita: le immagini di Ilaria Salis, l’attivista monzese di 39 anni detenuta da un anno in Ungheria con l’accusa di aggressione ai danni di due militanti neonazisti, poi dimessi dall’ospedale con una prognosi di pochi giorni, hanno fatto il giro di web e televisioni di tutta Europa.