Siamo in in piazza il 13 maggio 2023 perché questo governo aumenta la precarietà e le disuguaglianze.

Questo governo discute di riforma fiscale senza dialogare con chi paga le tasse, parla di lavoro senza i lavoratori, c’è il rinnovo dei contratti, ma blocca la contrattazione.

In democrazia se vinci le elezioni non puoi fare quello che vuoi. Assistiamo a un superamento della mediazione sociale e al non riconoscimento del ruolo sociale delle rappresentanze sindacali.

Bisogna aumentare i salari, ma il governo non ha messo un euro per rinnovare i contratti pubblici: Non si preoccupa di milioni di lavoratori che hanno i contratti scaduti da anni. Facilitano il subappalto in un Paese dove si continua a morire di lavoro. Si liberalizza senza intervenire per garantire occupazione stabile”.

Quando il governo parla di Flat tax e voucher nega la progressività, è una provocazione, perché viola a favore dei ricchi il principio della progressività delle imposte, negando il concetto di solidarietà alla base di ogni convivenza civile, di conseguenza riducendo il finanziamento alla sanità pubblica che dovrebbe essere un diritto garantito, dalla Costituzione”.

L’altra questione su cui si è preoccupati è quella della Sanità pubblica, ed il fatto che il governo, ha deciso un sostanziale prosciugamento del fondo sanitario, per finanziare gli evasori, sono tutte scelte che preoccupano e mettono in difficoltà la sanità pubblica.

Questo è un tema molto importante, perché la sanità pubblica è, storicamente, uno dei grandi elementi di conquista dei lavoratori.