Quest’anno la ricorrenza del 25 novembre “Giornata internazionale contro la violenza sulle donne” cade nel mezzo della seconda ondata della pandemia di Covid-19, che ci costringe a non poter partecipare, né organizzare eventi pubblici, sostituiti dove sarà possibile da eventi online, per richiamare l’attenzione sul tema della violenza contro le donne che continua ad essere drammaticamente presente nelle famiglie, nelle case, nei luoghi di vita e di lavoro e che incide, molto più di quanto si possa immaginare, anche sulla vita delle donne anziane.

Il rischio è che il tema della violenza sulle donne (Fisica, sessuale, psicologica, verbale, economica, religiosa), le molestie e lo stalking siano oscurati dalla situazione emergenziale in cui ci troviamo, dagli ospedali alla crisi economica, dove sono ancora le donne a pagare il prezzo più alto, come fossero fatti che non ci riguardano, perché lontani da noi, o che possono essere affrontati in un altro momento.