Il prezzo da pagare è lo stesso, ma in cambio di una confezione più piccola, di un peso del prodotto inferiore o di meno servizi.

Si parla ancora una volta di “shrinkflation”, una strategia adottata da aziende e produttori per illudere il consumatore del fatto che tutto sia rimasto come prima, nonostante l’impennata dei costi al consumo (+ 6,5% nel mese di marzo).